Tutto ciò che merita di essere visitato nella cittadina udinese, conosciuta soprattutto per il prosciutto crudo Dop. Ma occorre saziare anche lo spirito, oltre allo stomaco…
Che cosa vedere a San Daniele del Friuli? Il centro storico della località udinese regala sorprese e attrazioni uniche. Per esempio la cosiddetta Casa del Trecento, dove in passato si trovava il banco dei pegni cittadino e che invece oggi, essendo gestita dall’Associazione Nazionale Alpini, accoglie un museo dedicato proprio agli Alpini, in cui sono esposti e conservati diversi cimeli militari storici che appartengono a una collezione privata: un’occasione unica per vedere dal vivo oggetti provenienti dal passato, spesso legati alla Prima o alla Seconda Guerra Mondiale. Non è richiesto un biglietto di ingresso per la visita, ma occorre prenotare, mandando un messaggio di posta elettronica.
La Chiesa di Sant’Antonio Abate
Un altro monumento da non perdere a San Daniele del Friuli è la Chiesa di Sant’Antonio Abate, da molti definita come la Cappella Sistina del Friuli. Per raggiungerla dalla Casa del Trecento, che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele II, è sufficiente imboccare via Giuseppe Garibaldi. Al suo interno questo edificio religioso ospita un meraviglioso ciclo affrescato che le è valso il pomposo soprannome. Tutto deriva da quando la Fraterna, alla fine del Quattrocento, scelse di rivolgersi a Martino da Udine – noto anche con il nome di Pellegrino da San Daniele – per fargli coprire gli affreschi allora esistenti con delle nuove decorazioni. I dipinti precedenti, nelle intenzioni della Fraterna, dovevano essere nascosti in quanto ritenuti poco devoti. Fu così che prese vita il ciclo di affreschi realizzato da Martino da Udine, che accoglie le storie di Sant’Antonio e di Gesù, ma anche degli evangelisti e dei profeti. Dei vecchi dipinti, se ne salvarono solo alcuni presenti sulla parete sinistra. Il ciclo viene ritenuto il più bello di tutta la regione, almeno per ciò che riguarda l’arte rinascimentale. L’ingresso è gratuito e libero, tutti i giorni della settimana, dalle 8 del mattino alle 6 e mezza del pomeriggio.
Il Parco del Castello
Proseguendo la passeggiata fra le strade di San Daniele del Friuli si può giungere al Parco del Castello; da piazza Vittorio Emanuele II si imbocca via San Sebastiano, per poi entrare in questo grande parco pubblico che regala una meravigliosa terrazza panoramica su tutta la città e sulla pianura friulana dei dintorni. Il parco deve il proprio nome al fatto che in passato, in questa zona del colle, si trovava un castello antico, che nel tempo fu ripetutamente danneggiato a causa di calamità naturali, razzie e incendi. Di quella fortezza rimase poco o nulla; poi nel XVIII secolo il terreno venne comprato dalla Famiglia De’ Concina, che vi fece realizzare la Villa Ticozzi – De’ Concina, sorta proprio sul perimetro del castello. La si può ammirare ancora oggi, esempio peculiare di residenza aristocratica del Settecento, caratterizzata da una facciata che richiama per molti aspetti le ville venete palladiane. Del castello rimangono unicamente i resti dei terrapieni e la torre, usata come campanile per la Chiesa di San Daniele in Castello. Nel parco, invece, sono presenti le barchesse che in passato accoglievano le famiglie dei custodi e le scuderie.
Piazza Cattaneo
Infine, l’ultima tappa che vale la pena di citare in questo tour a San Daniele del Friuli è piazza Cattaneo, che ospita una fontana del XVI secolo. A pochi passi da qui c’è il cosiddetto Portonàt, un portone che venne costruito su progetto di Andrea Palladio e che in passato era postazione di controllo e supervisione.
Cosa fare dopo?
Dopo aver visitato tutte le attrazioni appena elencate, potete viziarvi con un’ottima cena. A San Daniele e nelle località limitrofe le possibilità non mancano di certo. Tra essere una novità fresca fresca è rappresenta dall’agriturismo di Ragogna Naturalmente. Oltre a questo agriturismo osterie, ristoranti tipici e prosciutterie.